Il 14 gennaio 1858 Felice Orsini attenta alla vita di Napoleone III. Non è il momento per mettere in scena un regicidio: la censura napoletana lo fa capire a Verdi, che aveva messo gli occhi (e la penna, con il librettista Antonio Somma) sulla morte di Gustavo III di Svezia durante un ballo mascherato. Il progetto passa a Roma (dove debutterà nel 1859), non senza compromessi: tutto si trasferisce oltreoceano e il re diventa conte, governatore di Boston. Restano intatti il dramma dell’uomo che deve conciliare l’immagine pubblica e il rovello intimo dell’amore ricambiato ma impossibile per la moglie del suo migliore amico, il tormento di lei fra i sensi di colpa e il dolore furioso dello sposo doppiamente tradito. La nuova ambientazione, d’altro canto, non è un ripiego, ma crea un contesto ideale per un’opera in cui Verdi mescola leggerezze brillanti di gusto francese, le ombre misteriose dell’indovina Ulrica o delle congiure di palazzo, la nobiltà degli intenti, il fuoco delle passioni.
Stagione Opera 2025
UN BALLO IN MASCHERA
Melodramma in tre atti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Antonio Somma tratto da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe
Direttore Riccardo Frizza
Regia Daniele Menghini
Maestro del Coro Gea Garatti Ansini
Nuova Produzione del Teatro Comunale di Bologna con Teatro Regio di Parma e Fondazione Rete Lirica delle Marche
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
In collaborazione per le azioni sceniche con la Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone
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