Dopo alcuni appuntamenti organizzati per l’inizio di Bologna Estate, ripartono con BiblioMuse. Dalle biblioteche ai musei, incontri con il pubblico delle biblioteche comunali per favorire la conoscenza del patrimonio e delle le attività espositive dei musei del Comune di Bologna.
Che siano frequentatrici sporadiche o abituali dei musei o anche totalmente digiune dell’argomento, le persone a cui si rivolge BiblioMuse sono invitate in biblioteca non per una lezione di storia dell’arte ma per conoscere curatrici e curatori, studiose e studiosi pronti a raccontare le collezioni e le mostre, in maniera accattivante e accessibile, stabilendo un dialogo rilassato con il pubblico presente.
Nei sei incontri in programma dal 23 novembre 2024 al 12 febbraio 2025 si potranno approfondire, di volta in volta, temi che spaziano dall'archeologia alla storia, dalla storia dell'arte antica, moderna e contemporanea alla musica, fino al patrimonio industriale e alla cultura tecnica, costruendo i propri percorsi ideali di visita ai musei ed esplorando le risorse correlate presenti in biblioteca.
Si inizia sabato 23 novembre alla Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti e martedì 17 dicembre alla Biblioteca Borgo Panigale - Miriam Ridolfi con un incontro dedicato al lapidario del Museo Civico Archeologico, per proseguire mercoledì 18 dicembre alla Biblioteca Jorge Luis Borges con l’arte contemporanea e la mostra di Robert Kuśmirowski in corso al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Nel nuovo anno, giovedì 16 gennaio, la Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti ospita il Museo del Patrimonio Industriale con un incontro sul tema di Bologna come città dell’acqua e della seta, mentre giovedì 30 gennaio alla Biblioteca Jorge Luis Borges sarà la volta di un percorso su Giorgio Morandi, il Museo Morandi, la casa del maestro, il percorso artistico. Infine, mercoledì 12 febbraio, alla Biblioteca Borgo Panigale - Miriam Ridolfi si potranno scoprire 101 fatti e curiosità sulla Certosa di Bologna, a cura del Museo civico del Risorgimento.
Il calendario sarà arricchito successivamente con nuove date e nuovi argomenti di discussione.
“BiblioMuse è un’occasione preziosa per le biblioteche di pubblica lettura che hanno sede nei diversi quartieri cittadini di offrire al pubblico uno sguardo nuovo sulle collezioni permanenti e le mostre temporanee dei musei comunali”, dichiara Veronica Ceruti, direttrice Settore Biblioteche e Welfare Culturale. “È infatti uno dei nostri obiettivi principali quello di agire come motori di conoscenza, favorendo attraverso il lavoro di mediazione di bibliotecarie e bibliotecari l’accesso delle persone a ogni forma di espressione culturale. Con questi nuovi incontri si rinnova inoltre la collaborazione con il Settore Musei Civici Bologna, con il quale il dialogo progettuale è sempre vivace e fruttuoso”.
Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, sottolinea: "I Musei e le Biblioteche del Comune di Bologna insieme per BiblioMuse, come agenzie culturali e presidi di comunità per il territorio e di partecipazione attiva delle persone, in una visione di patrimonio culturale condiviso, vivente, interculturale, che valorizza le collezioni museali e la loro storia al contempo locale e internazionale, ma soprattutto tutte le diverse e numerose professionalità e competenze degli staff dei musei e delle biblioteche comunali".
Il programma dettagliato degli incontri, tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti, è il seguente:
sabato 23 novembre 2024, ore 12
Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti | via Scandellara 50
Dalla sala al web. Il lapidario del Museo Civico Archeologico
Incontro con Federica Guidi, Museo Civico Archeologico.
Il vasto patrimonio di lapidi romane conservato nel Lapidario del Museo Civico Archeologico, composto da oltre 400 reperti, offre al pubblico del Museo la possibilità di “incontrare” un’umanità variegata e operosa fatta di donne e uomini, artigiani e magistrati, liberi e liberti, indigeni e stranieri che ha voluto lasciare traccia di sé attraverso iscrizioni soprattutto di ambito funerario. Sono gli antichi cittadini di Bononia, le cui storie vengono raccontate prevalentemente dai monumenti recuperati nel cosiddetto “Muro del Reno”, un’opera di consolidamento costruita nell’alveo del fiume in età tardo antica (IV secolo d.C.), nella zona dell’attuale Pontelungo, da cui furono recuperate oltre 200 lapidi provenienti da un vicino sepolcreto di età romana (I sec. a.C. - I sec. d.C.). La lettura di queste storie non è certo facile e accessibile a tutti al giorno d’oggi, complice la lingua utilizzata - il latino - e la profonda diversità di codici di comunicazione. Proprio per cercare di ridare voce a questi nostri concittadini di 2000 anni fa è stato creato lo scenario tematico del portale civico web Storia e Memoria di Bologna dedicato al Lapidario romano dove sono “raccontati” in maniera divulgativa 137 monumenti esposti in Museo. Una pubblicazione online rivolta al pubblico non specialistico, dove trovare tanti spunti sulla vita cittadina, sulla cultura e sulla società della città al tempo dei Romani.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione allo 051 2194301 oppure a bibliotecascandellara@comune.bologna.it.
martedì 17 dicembre 2024, ore 14.30
Biblioteca Borgo Panigale - Miriam Ridolfi | via Legnano 2
Dalla sala al web. Il lapidario del Museo Civico Archeologico
Incontro con Marinella Marchesi, Museo Civico Archeologico.
Il vasto patrimonio di lapidi romane conservato nel Lapidario del Museo Civico Archeologico, composto da oltre 400 reperti, offre al pubblico del Museo la possibilità di “incontrare” un’umanità variegata e operosa fatta di donne e uomini, artigiani e magistrati, liberi e liberti, indigeni e stranieri che ha voluto lasciare traccia di sé attraverso iscrizioni soprattutto di ambito funerario. Sono gli antichi cittadini di Bononia, le cui storie vengono raccontate prevalentemente dai monumenti recuperati nel cosiddetto “Muro del Reno”, un’opera di consolidamento costruita nell’alveo del fiume in età tardo antica (IV secolo d.C.), nella zona dell’attuale Pontelungo, da cui furono recuperate oltre 200 lapidi provenienti da un vicino sepolcreto di età romana (I sec. a.C. – I sec. d.C.). La lettura di queste storie non è certo facile e accessibile a tutti al giorno d’oggi, complice la lingua utilizzata - il latino - e la profonda diversità di codici di comunicazione. Proprio per cercare di ridare voce a questi nostri concittadini di 2000 anni fa è stato creato lo scenario tematico del portale civico web Storia e Memoria di Bologna dedicato al Lapidario romano dove sono “raccontati” in maniera divulgativa 137 monumenti esposti in Museo. Una pubblicazione online rivolta al pubblico non specialistico, dove trovare tanti spunti sulla vita cittadina, sulla cultura e sulla società della città al tempo dei Romani.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione allo 051 404930 oppure a bibliotecaborgopanigale@comune.bologna.it.
mercoledì 18 dicembre 2024, ore 17.30
Biblioteca Jorge Luis Borges | via dello Scalo 21/2
Robert Kuśmirowski. P E R S O [A] N O M A L I A
Incontro con Sabrina Samorì, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Prendendo spunto dal 44° anniversario della strage di Ustica, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita nella Sala delle Ciminiere una grande mostra personale di Robert Kuśmirowski, per ricordare questo tragico evento attraverso il linguaggio del contemporaneo. La mostra vuole richiamare i giovani e gli spettatori ad approfondire il loro sentire e il loro legame con vicende che non li hanno direttamente coinvolti ma che hanno segnato la storia del nostro paese. Le opere di Kuśmirowski si configurano come grandi installazioni che combinano elementi visivi, sonori e sensoriali; gli oggetti quotidiani si trasformano in simboli carichi di significato, mentre gli spazi del museo si caricano di un'atmosfera enigmatica e inquietante. Le sue installazioni site specific diventano così uno spazio di riflessione e di confronto, dove le narrazioni ufficiali si mescolano con le interpretazioni personali, dando voce alla storia.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
giovedì 16 gennaio 2025, ore 17.30
Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolotti | via Scandellara 50
Bologna: l'antica città dell’acqua e della seta
Incontro con Virginia Farina, Museo del Patrimonio Industriale.
Fin dal XV secolo Bologna è stata leader nella produzione della seta grazie a innovazioni tecnologiche e di processo che ne hanno determinato l'affermazione a livello internazionale.
La lavorazione della seta avveniva dentro le mura e l'intero processo era gestito da mercanti-imprenditori. Le contrattazioni per l'acquisto dei bozzoli avvenivano nell'attuale Piazza Galvani. Diversi erano i modi di produzione utilizzati nelle altre fasi del ciclo di lavorazione: c'erano manifatture per la trattura del filo; il sistema di fabbrica nei mulini da seta; il lavoro di tessitura a domicilio svolto da centinaia di donne; la bottega artigiana per la rifinitura del prodotto.
Fondamentale per lo sviluppo dell'industria della seta fu la presenza di un complesso sistema idraulico artificiale, composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena), canali (di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e chiaviche, condotte sotterranee che
distribuivano a rete l’acqua in molte zone della città.
La disponibilità della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta, permisero ad una città, non dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea
e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli. A valle del sistema, un porto canale e il canale Navile permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza dal governo cittadino, è rimasto funzionale ai bisogni della città fino agli inizi del XX secolo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione allo 051 2194301 oppure a bibliotecascandellara@comune.bologna.it.
giovedì 30 gennaio 2025, ore 17.30
Biblioteca Jorge Luis Borges | via dello Scalo 21/2
Giorgio Morandi. Il museo, la sua casa. Una storia
Incontro con Lorenza Selleri, Museo Morandi.
Il Museo Morandi viene inaugurato il 4 ottobre 1993 al secondo piano di Palazzo Comunale a seguito di una cospicua donazione pervenuta al Comune di Bologna da parte della sorella dell’artista, Maria Teresa Morandi. Questo corpus di opere si andò ad aggiungere a quello che possedeva l’allora Galleria d’Arte Moderna di Bologna dando origine alla più ampia e rilevante collezione pubblica dedicata al maestro bolognese. La raccolta oggi comprende circa 250 opere e costituisce un'occasione unica di conoscenza del percorso artistico dell'autore, declinato in tutte le tecniche e illustrato in ogni suo momento e sfumatura poetica. Dal 27 ottobre 2012, a seguito degli eventi sismici di quell’anno, tutta la collezione del museo è stata trasferita presso l’ex-Forno del Pane, in via Don Giovanni Minzoni 14, a fianco della collezione del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Nel 1999 con l’acquisto della casa in cui Morandi abitò e lavorò per quasi tutta la vita e con la ricollocazione del suo studio negli ambienti originali, il Comune di Bologna ha portato a compimento il progetto di integrazione del percorso espositivo offerto dal museo con ulteriori opportunità di approfondimento sulla ricerca artistica e sulla biografia di uno dei grandi protagonisti del Novecento. Il percorso di visita nella casa-museo, infatti, racconta, attraverso un’accurata selezione di fotografie, libri e documenti di vario genere, i principali momenti della vita del maestro, i rapporti con la famiglia, la formazione artistica e gli incontri con personalità del mondo del cinema e dell’arte.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
mercoledì 12 febbraio 2025, ore 14.30
Biblioteca Borgo Panigale - Miriam Ridolfi | via Legnano 2
101 cose da sapere sulla Certosa di Bologna
Incontro con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
Ogni città ha le sue storie da raccontare, anche quelle dei morti.
La Certosa ospita centinaia di migliaia di uomini e donne e, prima di essere un cimitero, è stata una necropoli etrusca e un monastero certosino.
Oltre a un museo di scultura, pittura e architettura, vi si possono trovare migliaia di epigrafi e fotografie, tutto ciò che rimane di vite dimenticate. Alcune riemergono col tempo, per casualità oppure perché davvero meritano di essere ricordate. Ma il recinto funebre ha le sue storie da svelare, vite vissute al suo interno e fatti realmente accaduti o - perché no - immaginati da poeti e scrittori. Alcune alquanto bizzarre!
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione allo 051 404930 oppure a bibliotecaborgopanigale@comune.bologna.it.