Dal 13 al 17 novembre 2024 arriva a Bologna A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo, una manifestazione, a cura di Hamelin, che esplora come il disegno racconta il contemporaneo.
Questa seconda edizione si svolge sul tema Corpo a corpo, un fragile equilibrio tra il paesaggio e noi, ed è dunque dedicata al rapporto tra corpi e paesaggio.
Il tema del festival è anche una finestra da cui guardare ai mutamenti del disegno: nel rapporto tra figura e sfondo si esprime infatti quel “corpo a corpo” che i curatori hanno scelto per sottolineare un attrito tra il soggetto e il mondo che attraversa: il paesaggio esiste a prescindere da noi o è il nostro sguardo a crearlo? Può il disegno immaginare nuove relazioni con gli spazi che viviamo?
Artiste e artisti internazionali tentano di rispondere alle domande ed esplorano questo fragile equilibrio con un programma di mostre, incontri, tavole rotonde, una rassegna di cinema d’animazione in collaborazione con l'EMCA di Angoulême, un comic reading e un bookshop con le migliori autoproduzioni dal mondo allo spazio DAS.
PROGETTO SPECIALE: DOMINIQUE GOBLET
L'esplorazione del rapporto tra corpi e paesaggio parte da Dominique Goblet, pioniera e maestra del fumetto sperimentale, che il festival ha invitato ad attraversare luoghi e istituzioni culturali di Bologna, intrecciando disegno e altri linguaggi.
Al centro del progetto c’è Costellazioni, la prima mostra dell’autrice in Italia, concepita per la ex Chiesa di San Mattia, la cui storia risuona con la potenza delle immagini di Goblet. Al cinema e agli autori che hanno influenzato il suo immaginario, è dedicata invece una rassegna di film da lei selezionati al Cinema Modernissimo.
L’esplorazione della poetica di Goblet prosegue con due incontri, una lezione e una portfolio review per studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti.
A completare questo ritratto a tutto tondo esce Paesaggi di carne, il primo libro di Goblet edito in Italia da Sigaretten che raccoglie immagini dai suoi carnet e un’intervista a cura di Hamelin.
MOSTRE IN CITTÀ
Non si può parlare di corpi e spazi senza riflettere sull’idea di identità. Su questo aspetto si concentrano le mostre di Jul Maroh, un progetto in collaborazione con Gender Bender; Postbellica, Martoz + Gloria Pizzilli, curate rispettivamente da Canicola e Inuit; un gruppo di giovani artiste dell’autoproduzione che reinventa il fumetto underground femminista: Karla Paloma, Elsa Klée, Lucile Ourvouai e Martina Sarritzu, protagoniste di una mostra collettiva a cura di Titivil e Martina Sarritzu, un comic reading e un dialogo con Maria Nadotti; una mostra di disegni dal vero che hanno il corpo nudo come oggetto a cura di Inuit.
Tra le artiste in mostra c’è anche Bianca Bagnarelli, tra le voci dell’illustrazione italiana più note all’estero, che rivela con una speciale installazione il processo che la porta dall’idea al disegno.
BOOKSHOP E SPAZIO AUTOPRODUZIONI
L’universo dell’autoproduzione è l’altro grande focus di A occhi aperti: un bookshop allo spazio DAS - Dispositivo Arti Sperimentali, centro del festival, ospita una selezione di fumetti e delle migliori fanzine da tutto il mondo curata da Titivil, Just Indie Comics e Hamelin. Il bookshop vuole essere un osservatorio sul fumetto indipendente, con un programma di attività per far scoprire al pubblico le nuove direzioni di questo linguaggio.