La Cucina Popolare e la Casa di Quartiere Saffi diventano per tutto il mese di marzo il luogo di conoscenza e sperimentazione della cucina storica e del grande patrimonio culturale che la nostra città vanta in questo campo.
Il programma Cucina storica, cucina tradizionale, cucina popolare, L'alimentazione nella storia di Bologna è curato da Pietro Maria Alemagna che presenterà nel teatro annesso alla sede di via Lodovico Berti, nei primi due venerdì del mese, due racconti illustrati sulla storia dell’alimentazione a Bologna dalle origini ai tempi nostri.
I due racconti (1/03 ore 18 e 8/03 ore 18), che godranno della partecipazione del cantastorie Federico Berti e del cantautore Fausto Carpani e si avvarranno della proiezione di un gran numero di immagini e documentazione storica, si concluderanno con la degustazione di vino in calice e piccoli assaggi di cibi di origine seicentesca, preparati dai volontari delle Cucine Popolari, che anticipano il grande banchetto storico finale.
Ed è proprio il grande banchetto di venerdì 22 marzo (ore 19) che vedrà le Cucine Popolari confrontarsi con le nuove frontiere della gastronomia e le sperimentazioni della cucina nella Bologna barocca: un banchetto nel modo del ‘600, approntato sempre dai volontari, sotto la guida di Serenella Romeo per le parti salate e di Silvia Bruno per le parti dolci.
Le ricette dei piatti sono state elaborate, con grande attenzione e rispetto filologico, a partire dal ricettario seicentesco del grande cuoco bolognese Giuseppe Lamma.
Per i convenuti verrà preparato un artistico menu, con la descrizione dei piatti, compilato e decorato alla moda del tempo e la sala sarà addobbata con trofei e ghirlande come nelle antiche immagini.
Il banchetto, che sarà accompagnato da musiche dell’epoca del Lo Brando Cortese Ensemble, sarà aperto agli utenti usuali delle Cucine e ai graditi ospiti esterni che per una sera si troveranno, tutti insieme, calati in un’epoca lontana ad assaporare gusti antichi e a scoprire le radici della
Tutte le attività, da quelle intellettuali e artistiche a quelle manuali, sono gratuite e volontarie. Il contributo richiesto di 25 euro, per la partecipazione al banchetto storico, per cui è obbligatoria la prenotazione, va tutto a coprire le spese vive degli eventi e a sostegno delle Cucine Popolari.
